sabato, gennaio 31, 2009

2r Mozzo-Cremona 76-89

LA SOTTILI LINEA BIANCA
La compagnia di tiratori scelti "Mossos" viene mandata alla conquista di un campo da basket posto in fondo ad una via del centro. Il gruppo di giocatori è guidato dal mite capitano Fabv , agli ordini dell'ambizioso colonnello Motta: durante il lungo assalto al canestro si consumeranno le vicende e i tormenti interiori di un gruppo di uomini costretti a confrontarsi con i propri doveri e la follia della partita, mentre il pubblico, presente e indifferente, sembra cullarli e contrapporsi alla loro logica.
Tra le varie vicende, quella del soldato Ubezio
che prima diserta e si rifugia tra gli indigeni eccelsioniani, istillando più di un dubbio nel cinico sergente Preda, suo diretto superiore. Oppure quella del soldato Agazzi, che non sopporta la forzata lontananza dalla Palla, dalla quale alla fine verrà lasciato tramite una lettera. E ancora lo scontro tra il Colonnello Motta e il Capitano Fabv, che rifiuta di mandare i suoi uomini in una missione suicida dalla lunetta e che per questo verrà sollevato dall'incarico e sostituito dal Capitano Rotaspert. (liberamente tratto da: la sottile linea rossa )
Come in un film di guerra Holliwoodiano la partita che ieri il Mozzo ha giocato fra le mura "amiche" è vissuta su momenti di epica tensione. Alla fine le speranze di vittoria si sono infrante sulla sottile linea del tiro libero, come se l'ultima trincea abbia respinto l'assalto. Il divario numerico non farebbe pensare che i tiri liberi siano stati decisivi, fra i giocatori si pensa che l'arbritaggio sia stato più determinante con le "chirurgiche" decisioni prese, fra i dirigenti si pensa che la difesa ha fatto acqua, ma... ma se in casa tiri 41 liberi e ne segni solo 22, non ci sono santi che tengano...perdi! se poi inizi il 4° periodo sotto di 10 facendo 0/5 dalla lunetta che a breve diventa 1/11, tutti i generosi tentativi sucessivi di riprendersi la partita sembrano vani sforzi di cuore.
La partita inizia con un sostanziale equilibrio delle squadre guidate dai loro attacchi, ad un minuto dal termine della frazione sul 20 pari gli ospiti piazzano il primo parziale e chiudono avanti di 5 (20-25). Il timeout tecnico per iniziare il secondo quarto sembra non esserci per gli ospiti che continuano il lavoro ai fianchi, un altro 5 a 0 nel primo minuto ed il solco decisivo è servito, prima che il mozzo trovi la via del canestro dopo 2 minuti il divario è gia di 13 punti. A due minuti dal termine della frazione è -15 per il mozzo che con un mini parziale riesce a chiudere a -10 il primo tempo. Grande ritorno il campo per il Capitano Fabv nel primo tempo in cui piazza 17 dei suoi 20 punti, con un 4/7 da 2, 2/4 da 3 e 3/5 dalla linea, attaccando il ferro con decisione. Peccato che nel secondo tempo sparisce aggiungendo alle sue statistiche un 0/6 dal campo e un 3/6 ai liberi, pur continuando a giocare con voglia ed intensità.
Il terzo quarto è equilibrato, con un tentativo di fuga del Cremona che si porta a +16 poi recuperato dal Mozzo chiudendo la frazione con gli ospiti avanti di 10. L'ultimo quarto è un assalto all'arma bianca, ma come nella carica dei 600 (la battaglia di Balaclava) se pur eroico lo sforzo si è dimostrato vano (« C'est magnifique, mais ce n'est pas la guerre » dichiarò il Maresciallo di francia Pierre Bosquet che possiamo adattare con un « É stato magnifico, ma questa non è pallacanestro »). Cosi fino alla fine si è provato a radrizzare una partita mai stata nostra, mentre sulla panchina avversaria non c'è mai stata la sensazione di averla vinta.
In positivo per il Mozzo oltre al rientro del capitano, c'è la prova al rientro del Brusa che sembra aver recuperato perdute energie, del Panzer che seppur litigando col ferro da tutto per la squadra e del sergente maggiore Preda, che prova a suonare la carica, anche se gli si inceppa il fucile dalla lunetta (1/7). Assente ingiustificato Pozzino, in una gara in cui i fischi volavano come proiettili non ha subito (non gli è stato fischiato) nessun fallo a favore e non è riuscito a dare neanche il suo solito contributo in punti. Anche per Botti una difficile serata offensiva (0/6 dal campo) limitato dal sacrificio in difesa e dagli acciacchi. Pentolino di fagioli Lodetti ha provato a dare quello che non arrivava dal compagno di ruolo con risultati alterni (1/2 dal campo 5/10 ai liberi) per gli altri poco piu che anonime comparsate con Preco e Menca nel ruolo dell'artiglieria pesante (peccato che chi li armava probabilmente sbagliava le coordinate del tiro).
Per gli Ospiti una grande prova di Zucchi (24 punti 3/6 da 2 - 5/8 da 3 - 3/4 ai liberi), armato spesso da Bodini C. che ha messo a dura prova le "abilità" difensive dei piccoli locali. Se fosse una partita di Baseball il lanciatore vincente sarebbe stato Gazzoni, che ha sigillato la partita con un 7/10 ai liberi nel 4° quarto (di cui i sette segnati consecutivi) nella partita ha realizzato 11/15 ai liberi a cui ha aggiunto una tripla.

1 commento:

fabrizio lodetti ha detto...

“Lascia che la partita venga da te senza andare a forzare per cercarla a tutti i costi”
La mancanza di questo “credo cestistico” da parte della squadra ci porta a subire tutte le partite quando ci va bene pochi punti, mentre venerdì la squadra avversaria particolarmente ispirata ne ha messi una quindicina in superiorità numerica solo nel primo tempo creando di fatto il divario che poi è risultato decisivo per l’esito della partita.
Pertanto visto che la transizione difensiva parte dal momento che l’attaccante rilascia il tiro se questo viene fatto quando il resto della squadra sta eseguendo il movimento dettato dal gioco chiamato va da se che minimo sei in affanno difensivo facilitando l’attacco avversario.
Da qui la convinzione (dettata dai numeri che dallo scouting non appaiono) che la squadra manca di difesa. Sicuramente oltre a questo che dipende direttamente dalla voglia di chi è in campo c’è anche l’altro aspetto quello dei tiri liberi che oltre alla voglia di metterli devono essere tirati anche con la tranquillità emotiva che,visto quanto detto sopra ,non c'è quasi mai perchè devi tirarli sempre per recuperare il divario.